Lunedì 15 dicembre 2025

I numeri chiave per guidare la PMI – Grado di copertura delle immobilizzazioni: come garantire solidità ai tuoi investimenti a lungo termine

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
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I numeri chiave per guidare la PMI –  Grado di copertura delle immobilizzazioni: come garantire solidità ai tuoi investimenti a lungo termine

Uno degli errori più comuni e pericolosi che causano il fallimento delle PMI italiane non è la mancanza di fatturato, ma il disallineamento tra le fonti di finanziamento e gli impieghi.
Molti imprenditori commettono l'imprudenza di acquistare macchinari, capannoni o impianti (investimenti a lungo termine) utilizzando lo scoperto di conto corrente o linee di credito a breve termine.

Questo crea un grave squilibrio finanziario. Il "grado di copertura delle immobilizzazioni" è il KPI che ti dice se stai finanziando la tua azienda in modo sano, garantendo che ciò che deve durare nel tempo sia coperto da capitali che restano in azienda altrettanto a lungo.

Cos'è e come si calcola

Il Grado di copertura delle immobilizzazioni misura la capacità dell'azienda di coprire gli investimenti fissi (immobilizzazioni) con le fonti di finanziamento permanenti (patrimonio netto e debiti consolidati). L'obiettivo è verificare la solidità patrimoniale e la coerenza temporale tra attivo e passivo.

I dati si reperiscono nello stato patrimoniale.

  • al numeratore sommiamo il Patrimonio Netto (capitale sociale, riserve, utili portati a nuovo) e i Debiti a medio-lungo termine (finanziamenti oltre i 12 mesi, mutui, obbligazioni). Questo aggregato rappresenta il "capitale permanente";
  • al denominatore inseriamo il totale delle Immobilizzazioni (materiali, immateriali e finanziarie), ovvero l'attivo fisso netto.

La formula è: (Patrimonio Netto + Debiti a M/L Termine) / Attivo Immobilizzato

Esiste anche una variante più rigida (margine di struttura primario) che considera solo il patrimonio netto al numeratore, ma per le PMI è più realistico includere anche i debiti a lungo termine.

Il risultato di questo rapporto è un numero puro che deve essere interpretato come una soglia di sicurezza.

  • maggiore o uguale a 1: è la situazione ideale ed equilibrata. Significa che tutti i tuoi beni durevoli (macchinari, fabbricati) sono pagati con soldi tuoi o con prestiti che scadranno tra molti anni. Non rischi che la banca ti chieda di rientrare domani da un fido usato per comprare un macchinario che ammortizzerai in 10 anni.
  • inferiore a 1: situazione di pericolo. Significa che una parte delle tue immobilizzazioni è finanziata con debiti a breve termine (es. scoperti di conto, debiti verso fornitori). Questo espone l'azienda a un rischio di liquidità enorme: se le banche restringono il credito a breve, l'azienda potrebbe non avere la cassa per coprire le passività, portando a tensioni finanziarie o insolvenza.

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Perché è strategico per la tua PMI

Analizzare il grado di copertura delle immobilizzazioni ti permette di dormire sonni tranquilli. Se l'indice è basso, l'imprenditore deve agire strategicamente trasformando il debito a breve in debito a lungo (consolidamento del debito). Questo spesso riduce l'ansia da "rientro fidi" e stabilizza i flussi di cassa.

Inoltre, questo KPI guida le decisioni di investimento futuro. Se devi comprare una nuova linea produttiva e il tuo indice è già al limite (vicino a 1), sai che non puoi usare la cassa corrente. Dovrai necessariamente cercare un leasing, un mutuo strumentale o, meglio ancora, un aumento di capitale. Ignorare questo principio significa "ingessare" la liquidità aziendale, rendendo difficile pagare stipendi e fornitori alla fine del mese perché i soldi sono bloccati in asset illiquidi.

Un esempio pratico

Prendiamo la "Logistica Veneta Srl". L'azienda possiede un magazzino e camion per un valore totale di immobilizzazioni pari a 1 milione di euro. Il suo patrimonio netto è di 300.000 euro e ha mutui residui per 400.000 euro. Il resto (300.000 euro) è stato finanziato usando massicciamente le linee di cassa a breve termine.

Il calcolo: (300.000 + 400.000) / 1.000.000 = 0,7.

L'indice è 0,7, ben sotto la soglia di 1. La situazione è rischiosa. Se la banca decidesse di revocare i fidi a breve, la Logistica Veneta non potrebbe vendere i camion dall'oggi al domani per rientrare. L'azienda deve urgentemente chiedere un finanziamento a lungo termine per riequilibrare la struttura.

Conclusione e azioni chiave

La regola d'oro della finanza è: investimenti durevoli con fonti durevoli.

  • verifica subito se il tuo indice è superiore a 1.
  • se è inferiore, prendi appuntamento in banca per consolidare i debiti a breve in un mutuo a medio termine.
  • per ogni nuovo acquisto importante, pianifica la copertura finanziaria specifica senza intaccare il circolante.


Leggi anche i precedenti articoli della rubrica:
- I numeri chiave per guidare la PMI - La riclassificazione dello stato patrimoniale: una mappa per la solidità della PMI
- I numeri chiave per guidare la PMI - La riclassificazione del Conto Economico per svelare e comprendere la redditività della PMI
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