Mercoledì 10 aprile 2024

Approvato il modello dichiarazione redditi Persone fisiche (PF) 2024: una dispensa con tutte le novità

a cura di: AteneoWeb S.r.l.
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Con Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 28 Febbraio 2024 Prot. n. 68687  è stato approvato il modello sulla dichiarazione dei Redditi Persone fisiche (PF) 2024.

Dall’esame del provvedimento  emergono le seguenti novità:

  • modifiche al prospetto dedicato ai familiari a carico. In seguito dell’introduzione dell’assegno unico universale, infatti, per l’intero anno di imposta 2023, non sono più riconosciute le detrazioni per i figli fiscalmente a carico minori di 21 anni, nonché la maggiorazione riconosciuta per i figli con disabilità (articolo 10, comma 4, Dlgs n. 230/2021);
  • la detassazione delle mance percepite dal personale impiegato nel settore turistico ha comportato, poi, l’inserimento di un nuovo rigo;
  • nel quadro LM, è stata inserita una nuova sezione in cui determinare l’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali dovuta sul reddito incrementale relativo all’attività d’impresa e di lavoro autonomo conseguito nel 2023, rispetto a quello conseguito nel triennio precedente, da parte dei contribuenti che aderiscono al regime della tassa piatta incrementale;
  • è stata, inoltre, inserita un’apposta sezione nella quale i contribuenti forfetari possono effettuare l’adesione al concordato preventivo biennale che, per il primo anno, è limitata, in via sperimentale, a una sola annualità.

Abbiamo pubblicato una dispensa contenente le istruzioni al modello Persone fisiche 2024.
CLICCA QUI.


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    Ricevere uno "schema d'atto" dall'Agenzia Entrate può essere un momento delicato, ma è anche un'opportunità per presentare la propria posizione prima che l'atto diventi definitivo. Prima di redigere la memoria difensiva, è fondamentale prestare attenzione a diversi aspetti chiave per massimizzare le possibilità di successo.

    Sono fondamentali alcuni passaggi:

    • comprendere a fondo lo schema d'atto - leggere attentamente e identificare le contestazioni specifiche, gli importi richiesti, le annualità interessate e le norme violate secondo l'Agenzia delle Entrate;
    • verificare che la documentazione su cui si basa l'accertamento sia effettivamente quella in possesso dell'Agenzia e che le citazioni siano accurate;
    • raccogliere la documentazione pertinente che possa confutare le contestazioni mosse e organizzarla in modo logico e facilmente consultabile;
    • valutare i termini di presentazione (scadenze ed eventuali sospensioni dei termini);
    • e a quel punto determinare la strategia difensiva. Le contestazioni dell'Agenzia sono basate su fatti errati? Ci sono precedenti giurisprudenziali o prassi consolidate? Lo schema d'atto presenta vizi di forma (es. mancanza di motivazione, errori nell'indicazione delle norme)?

    La redazione della memoria difensiva diventa dunque il passaggio essenziale della strategia difensiva.
    Prendersi il tempo necessario e i giusti supporti per analizzare tutti questi aspetti prima di agire può fare la differenza nel risultato finale.

    a cura di: Studio Dott. Alvise Bullo

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