Il 12 gennaio scorso è entrata in vigore la Legge n. 203/2024, pubblicata nella GU n. 303 del 28 dicembre 2024, il cui articolo 30, relativo alle modifiche alla disciplina della rendita vitalizia, aggiunge il comma settimo all’articolo 13 della legge n. 1338/1962, il quale dispone che: “Il lavoratore, decorso il termine di prescrizione per l’esercizio della facoltà di cui al primo comma e al quinto comma, fermo restando l’onere della prova previsto dal medesimo quinto comma, può chiedere all’Istituto nazionale della previdenza sociale la costituzione della rendita vitalizia con onere interamente a proprio carico, calcolato ai sensi del sesto comma”.
Dunque, a partire dal 12 gennaio 2025, si introduce un nuovo diritto, che spetta esclusivamente al lavoratore e ai propri superstiti, di chiedere la costituzione della rendita vitalizia, con onere interamente a proprio carico, per i contributi omessi dai datori di lavoro e prescritti.
Con Circolare n. 48 del 24 febbraio l'Inps illustra la nuova disposizione, chiarendo che il lavoratore ha ora la possibilità di richiedere direttamente la rendita vitalizia senza doversi sostituire al datore di lavoro inadempiente, ma solo quando il diritto di quest'ultimo (e del lavoratore in sostituzione) è ormai prescritto, ossia quando, in forza della maturata prescrizione, la rendita vitalizia non possa più essere richiesta all’Istituto né dal datore di lavoro né dal lavoratore, in sostituzione del datore di lavoro.
L’Istituto precisa inoltre che la prescrizione decennale inizia dal momento in cui il diritto può essere fatto valere, ossia dal giorno di scadenza del termine di prescrizione dei contributi, che il datore di lavoro avrebbe dovuto versare e non ha versato.
Maggiori dettagli sulla disposizione e istruzioni amministrative nella Circolare.
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