Con Risoluzione n. 25 del 10 aprile l'Agenzia delle Entrate si e espressa in merito alla deducibilità dei contributi di previdenza complementare per il lavoratore di prima occupazione, ai sensi dell' articolo 8, comma 6 del D.lgs. n. 252/2005
L'ulteriore plafond di deducibilità per un lavoratore di prima occupazione dal 2019, chiariscono le Entrate, va calcolato facendo partire il quinquennio di contribuzione dall'anno di prima occupazione (nel caso specifico, dal 2019), a nulla rilevando l'eventuale iscrizione precedente alla previdenza complementare.
Ai fini della determinazione dell'ulteriore plafond, infatti, non rileva il versamento dei contributi effettuato dai familiari e da questi dedotti dal proprio reddito complessivo negli anni dal 2009 al 2018, non sussistendo, in tale arco temporale, anche il presupposto della condizione di "lavoratore di prima occupazione".
Il plafond accumulato nei primi 5 anni di partecipazione (2019/2023) potrà essere utilizzato dal lavoratore a partire dal 2024.
Concordato preventivo biennale persone fisiche 2025-2026
Foglio di calcolo Excel per valutare la convenienza a aderire al concordato preventivo biennale da parte delle Persone Fisiche titolari di partita IVA individuale.
Il foglio di calcolo consente quindi di simulare, una volta ricevuta la proposta dall’Agenzia Entrate, la convenienza di adesione, in termini di risparmio di imposte e di contributi previdenziali, in ragione delle previsioni di reddito per il prossimo biennio (2025 e 2026), anche in base a diversi scenari, per i seguenti casii:
Modello di memoria difensiva contro uno schema d’atto 2025
Ricevere uno "schema d'atto" dall'Agenzia Entrate può essere un momento delicato, ma è anche un'opportunità per presentare la propria posizione prima che l'atto diventi definitivo. Prima di redigere la memoria difensiva, è fondamentale prestare attenzione a diversi aspetti chiave per massimizzare le possibilità di successo.
Sono fondamentali alcuni passaggi:
La redazione della memoria difensiva diventa dunque il passaggio essenziale della strategia difensiva.
Prendersi il tempo necessario e i giusti supporti per analizzare tutti questi aspetti prima di agire può fare la differenza nel risultato finale.
La redazione di un ricorso tributario, oggi più che mai, richiede un'attenzione particolare alle continue evoluzioni normative, giurisprudenziali e dottrinali. La riforma della giustizia tributaria, entrata in vigore in diverse fasi tra fine 2022 e inizio 2024, ha trasformato profondamente il panorama.
In questo scenario, la preparazione di un ricorso tributario oggi richiede una formazione costante e una grande attenzione ai dettagli procedurali e sostanziali, alla luce di una giustizia tributaria in profonda trasformazione. Un Professionista aggiornato sulle ultime novità può fare la differenza nella gestione efficace del contenzioso e nella stesura di un ricorso solido.
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